“Per un essere umano amare un altro essere umano: questo è forse il compito più difficile che ci è stato affidato, il compito ultimo, il test e l’esame finale, l’opera per cui tutte le altre opere non sono che una preparazione”
R. Maria Rilke
Verde
“Fior di Loto”
Acrilico su tela, cm 35 x 45
Ogni volta che guardo questa opera mi ipnotizza, i fiori si muovono nei miei occhi. È un lavoro di tanti anni fa, ma ogni tanto mi piace crearlo di nuovo, con altri colori e sfumature.
Possiamo definirlo il colore della natura, delle piante terrestri, ci rimanda alla ciclicità del mondo naturale che muore per rinascere ad ogni primavera. È il simbolo della Madre Natura, con la sua capacità di creare, guarire e rinnovarsi.
Per gli indiani d’America, il verde rappresenta, nella grande ruota, il simbolo del Sud- Il sud è l’innocenza della vita in comunione con la natura, della conoscenza, e della fiducia nel proprio cuore. La sua saggezza è proprio la capacità di prendersi cura delle persone amate.
Per Jung il verde corrisponde alla funzione “sensoriale”, per lui è il colore della manifestazione completa della vita che si traduce in azione.
La Kellogg associa il verde con l’armonia dei genitori archetipici, infatti scrive: “Mitologicamente, (il verde) è l’unione della madre (blu) e del padre (giallo)… Indica la funzione nutritiva, tanto la nutrizione interna di sé stessi che la nutrizione degli altri. Il verde può indicare lo stadio della maturità in cui si è introiettata la coscienza della madre e del padre, e si diventa a nostra volta genitori”.
Il verde viene associato a Venere, Dea della bellezza, e verde è l’acqua da cui nasce. Venere è anche il nome del pianeta che governa i segni astrologici del Toro e della Bilancia.
Viene definito il colore degli spiriti dell’acqua, delle ninfe dei boschi e delle fate. Queste creature rappresentano la forza, sono spiriti liberi, come Robin Hood che, in contrasto con i legislatori umani, servono, invece, una più alta autorità, l’armonia con le leggi della natura.
Goethe spiega il senso di armonia, rimandato dal colore verde, con la teoria che il verde è situato nella congiunzione degli opposti, cioè il bianco e il nero. Il blu è lo schiarimento del nero e il giallo è l’oscuramento del bianco. Il verde è formato appunto dal giallo e dal blu.
Ma a volte il verde può essere anche visto come simbolo di negatività. Pensiamo al verde cupo dei boschi o mano a mano che le radici scendono nella vegetazione acquista un verde sempre più scuro.
Nel buddhismo tibetano è associato alla Dea della salvezza e della compassione, “Tara Verde”, la divinità femminile a cui sono attribuite qualità di pacificazione, espansione. Infatti, il verde, è il colore della guarigione, protezione, sicurezza.
Nel sistema dei chakra (canali energetici che vanno dalla base della colonna vertebrale fino alla sommità del capo) il 4° chakra (Anahata) è verde (il suo elemento è l’aria). Le sue caratteristiche riguardano l’amore, l’equilibrio, l’accettazione di sé stessi, la relazione, il dolore, la compassione, l’intimità, la devozione.
Nella cromoterapia il colore verde è usato per dare armonia a vari livelli emozionali che non sono in equilibrio e per dare stabilità ed equilibrio fisico.