Oggi parleremo della Dea Atena
La Dea Atena (nota anche come Minerva) era la Dea della saggezza e dei mestieri.
La storia di Atena nella mitologia
La nascita di Atena fu molto particolare, usci dalla testa di Zeus con le sembianze di donna adulta, indossando una corazza d’oro ed in mano una lancia, nacque emettendo un potente grido di guerra. Lei si è sempre considerata figlia di un solo genitore, in questo caso maschile, e non conobbe mai sua madre, Metis. Si narra che Metis, nota per la sua saggezza, fu la prima consorte regale di Zeus e quando lei rimase incinta lui, con uno stratagemma, la fece diventare piccola e la inghiottì, incorporando i suoi attributi. Atena divenne una protettrice, consigliera, patrona e alleata di alcuni uomini di valore, si schierò anche dalla parte del patriarcato.
Come ritroviamo questa dea?
La donna con questo archetipo rappresenta un modello di donna razionale, governata più dalla testa che dal cuore, questo le permette di pensare e mantenere la lucidità in situazioni difficili mettendo in atto strategie adeguate. Anche lei è una donna centrata sui propri obiettivi e non sul bisogno altrui, ma si differenzia da Artemide ed Estia in quanto cerca la compagnia degli uomini, soprattutto del potere degli uomini con cui lavora a stretto contatto diventando collega o confidente ma senza lasciarsi coinvolgere emotivamente. Era molto abile come tessitrice, un mestiere dove le mani e la mente devono lavorare a stretto contatto mettendo in atto progetto, pianificazione, capacità artigianale e pazienza. Come abbiamo detto sopra, la storia racconta che Atena nacque dalla testa del padre (Zeus) con sembianze di donna adulta, ed è proprio questo archetipo a farla sentire attratta dagli uomini potenti, quegli uomini che detengono autorità, responsabilità e che corrispondono all’archetipo del patriarca o del capo, ed è per questo che molte donne Atena diventano segretarie devote a vita del loro capo, difendono i valori patriarcali, si oppongono al cambiamento e non hanno simpatia per i falliti, gli oppressi o i ribelli. Questa sua inaccessibilità al sentimento e quindi la “corazza d’oro” che lei indossa è in realtà uno dei tratti di Atena, sono proprio le difese intellettuali che la proteggono dal proprio dolore portandola a valutare freddamente qualsiasi situazione.
Da piccola è una bambina curiosa, vuole sapere come funzionano le cose dalla figura paterna, legge tantissimo, una piccola donna adulta. Se il padre la segue in questa sua tendenza e le da fiducia lei cresce sicura, intelligente e ambiziosa. Ma se ha un padre molto in vista e molto impegnato e non ha il tempo da dedicarle o di seguirla nella sue scelte, oppure blocca la sua curiosità dicendole di essere come le altre bambine che non si interessano alle cose da grandi, la piccola Atena cresce con la sensazione di non venire accettata per quella che è vendendole così a mancare la fiducia nelle proprie capacità. Anche nel rapporto con la madre può capitare che si invertano i ruoli. Qualsiasi genitore che non presta attenzione alla sua curiosità, al suo voler sapere, anche se diventerà una donna di successo non si sentirà mai una donna Atena.
E’ una donna pratica e senza complicazioni, disinvolta, fa le cose senza lamentarsi, non ha conflitti mentali (proprio perché è rivolta all’esterno), gode di buona salute ed è una donna fisicamente attiva. Anche a livello lavorativo, se ha un obiettivo lavora sodo per riuscirci, si adegua alla realtà così com’è, non si aspetta di essere salvata da un matrimonio o dal principe azzurro, ma quando si sposa manda avanti la famiglia organizzandosi in maniera efficiente perché le viene naturale. Può essere un’ottima insegnante perché spiega le cose bene e con chiarezza, sarà sicuramente esigente, per lei non ci sono “scuse” e si aspetta il massimo delle prestazioni, ma dà il meglio di se solo con gli studenti che la stimolano. Anche quando lavora con le mani crea oggetti di gusto e funzionali riuscendo a vendere tutto quello che crea. Non ha amicizie femminili intime o del cuore questo perché sin dall’infanzia ha avuto ammirazione e affinità con il padre, non tollera la donna che si lamenta o fa la vittima anzi le ritiene colpevoli di quanto è accaduto.
Gli aspetti negativi
Quando si trova con persone che non le assomigliano ha la capacità di intimidirle, di congelare la loro spontaneità e creatività. Viene chiamato effetto “Medusa”, infatti sulla corazza Atena portava un simbolo del suo potere, l’egida, una pelle di capra ornata della testa di un Gorgone (la testa di Medusa, un mostro con serpenti al posto dei capelli), il cui aspetto terrificante trasformava in sasso chiunque la guardasse. Questo è un altro aspetto di Atena che, metaforicamente, ha la capacità di rendere sterile una conversazione, di toglierle vita, di rendere un rapporto statico. Essendo una persona che si basa sui fatti, sul pensiero logico e razionale distrugge l’esperienza soggettiva altrui proprio per la mancanza di empatia, nascondendo così la sua vulnerabilità. Con il suo sguardo critico e autoritario tiene gli altri a distanza emotiva. Questa sua modalità la porterà ad essere sempre al lavoro e a parlare solo di lavoro non staccando mai la mente. Vivere come Atena significa vivere di testa e agire sempre in maniera intenzionale, la donna che si comporta così vive in maniera unilaterale, anche se gode della compagnia degli altri, le manca la possibilità di vivere intensità emotiva, l’attrazione erotica, l’intimità o la passione.
La via per la crescita
Non essendo mai stata bambina ma già da piccola una donna adulta, dovrà coltivare il bisogno di scoprire in sé la bambina che non è mai stata, coltivare il divertimento, giocare, ridere, lasciarsi abbracciare, guardare la vita con occhi spalancati di stupore come se tutto fosse una nuova scoperta, dovrà imparare a sentire le emozioni, ad aprirsi al punto di vista degli altri. Se una donna le parla di emozioni e di esperienze profondamente significative, che sono a lei negative e sconosciute, dovrà fare uno sforzo per immaginare di cosa stia parlando. Trovare un’arte manuale (ceramica, tessitura) che gli permetta di trovare un equilibrio interiore, riprendere contatto con la propria madre scoprendone i suoi punti di forza.
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