La storia di Estia nella mitologia
Estia fu la primogenita di Rea e di Crono, poiché non rimase coinvolta in storie d’amore e di guerra è la meno conosciuta fra le divinità più importanti, era comunque onorata e venivano destinate a lei le offerte migliori che i mortali presentavano agli dei. In alcuni inni omerici lei viene descritta come “la venerabile vergine Estia”, fu una della tre dee che Afrodite non riuscì a sedurre, ne a “risvegliare a un piacevole desiderio”. Fece in modo che Poseidone (dio del mare) e Apollo (dio del sole) si innamorassero di Estia, ma lei li rifiutò giurando di rimanere per sempre vergine. Allora Zeus le concesse uno splendido privilegio “la pose al centro della casa”, destinataria delle offerte migliori.
Quali sono le sue caratteristiche e come agisce una donna con questo archetipo?
Mentre Artemide o Atena erano orientate verso il mondo esterno e quindi sul conseguimento di mete o sulla realizzazione di progetti, Estia invece si concentra sull’esperienza soggettiva interna. E’ l’archetipo della concentrazione sul mondo interiore, rappresenta anche lei l’immagine di essere “completa a se stessa”. Il suo sentire avviene attraverso lo sguardo interno e l’intuizione, che le permette di stabilire un contatto con quelli che sono i suoi valori, mettendo a fuoco ciò che è significativo a livello personale. Anche lei quando è occupata in qualcosa che le interessa può diventare emotivamente distaccata o non attenta a quello che la circonda. Per lei mettere in ordine la propria casa, significa mettere in ordine il proprio sé. Tutte le mansioni sono svolte con un senso di armonia interiore. Lei vive il tempo in tutto quello che fa, usa la presenza attiva anche nel lavare i piatti, non ha fretta. Le donne Estia non sono attaccate al potere, al possesso o al prestigio, si sentono complete così come sono, sono silenziose e non invadenti e possono fiorire nelle comunità religiose, soprattutto dove si coltiva il silenzio in quanto amano la solitudine. Ad esempio le possiamo trovare negli ashran o nei monasteri. Il suo focolare ha la stessa forma di un Mandala, un’immagine usata appunto nella meditazione come simbolo di completezza e di totalità. Già da piccola era autosufficiente e silenziosa, si comportava in modo da non attirare l’attenzione su di sé, magari la trovavi appartata a leggere un libro. Molte donne Estia hanno vissuto un’infanzia con padri violenti o tiranni e madri deboli, famiglie dove i bisogni dei figli non erano presi in considerazione e dove loro si chiudevano in se stesse ritirandosi emotivamente e volgendo lo sguardo al loro mondo interno per trovare sollievo e anche se si sentiva diversa da loro, si comportava in maniera passiva cercando di non farsi notare, diventano così “prive di immagine”. Se invece è vissuta in una famiglia normale dove i genitori erano attenti e la aiutavano a superare quella timidezza e chiusura, dove viene incoraggiata sia a livello scolastico che sociale, si sviluppa in lei una personalità piacevole e socievole rispetto all’ambiente esterno, rimanendo comunque indipendente con un suo equilibrio emotivo rivolto al suo mondo interiore. Anche a livello lavorativo è priva di ambizioni, non desidera riconoscimenti, non usa strategie per farsi strada e non da importanza al potere e quindi spesso è impiegata in ufficio dove lavora con lealtà e costanza. Non è una donna che si perde in pettegolezzi o discussioni politiche o intellettuali, ma ha il dono di saper ascoltare, di accogliere e di esserci per l’amica che ne ha bisogno. E’ una donna capace di vivere da sola e spesso lo ha fatto per tutta la vita, ma se decide di sposarsi diventa una buona moglie, le piace la sicurezza economica e si occupa della casa in maniera autonoma dove è lei a creare la giusta atmosfera per ricevere amici, cucinare, anche se la sua modalità è quella di restare sempre sullo sfondo. In genere attira uomini che cercano una compagna silenziosa, remissiva e autosufficiente . Può essere un’ottima madre occupandosi dei figli in maniera attenta e accogliente anche se quando si chiude in se stessa può risultare un po’ distaccata, non ha grandi ambizioni per i figli ma li lascia essere se stessi.
Gli aspetti negativi
Essendo la dea della saggezza interiore le manca la negatività, non si è mai lasciata coinvolgere né da altre divinità, né ha mai preso parte alle discussioni o ai conflitti amorosi portando la donna ad assumere dentro di se un modello di “distacco” che può portarla alla solitudine e all’isolamento, vivendo come lei significa vivere nell’anonimato, significa non avere una entità. Questo la porta a non avere prepotenza, a non reagire, il distacco emotivo la porta a reprimere i suoi sentimenti che manifesta in maniera indiretta soprattutto verso le persone per lei importanti. Se esce fuori dal suo rifugio sicuro che sono la casa o il tempio per farsi strada nel mondo può sentirsi spaesata proprio per i ritmi più veloci e competitivi.
La via per la crescita
Deve imparare ad esprimere i sentimenti in modo da farli arrivare alle persone che ama. Deve apprendere la capacità di rapportarsi con gli altri sottoponendosi a prove e svalutazioni, proporsi in maniera affermativa e introdurre nella propria personalità un aspetto attivo. Deve entrare in contatto con il suo Animus (il suo maschile interno) che può aiutarla a relazionarsi in modo più affermativo, più sicura di sé o ad esprimersi con più chiarezza nel mondo esterno che la circonda.
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