Possiamo dire che al mondo non vi è un altro disegno simbolico così Universale come il mandala. Ma da dove nasce il mandala? Il simbolo di questo cerchio appartiene ai primordi della storia umana. Troviamo dei graffiti preistorici sia in Africa, Europa e Nordamerica, che presentano i motivi del cerchio e della spirale. Esempi di mandala (cristiani) si trovano già nel primo medioevo mostrando Cristo nel centro ed i quattro Evangelisti (anche gli aloni intorno alla testa di Cristo sono considerati mandala). Troviamo i mandala nei Rosoni delle chiese (raffigurazioni del sé poste su un piano cosmico), nei Labirinti (Cattedrale di Chartres), in alcuni Templi (mandala Tibetani). Il potere dei mandala veniva utilizzato per caricare di energia i luoghi rituali, per indurre la meditazione profonda e la concentrazione e per elevare il livello di coscienza. Nella cultura cinese o in quella egizia venivano usati i mandala all’interno dell’abitazione per percepire più energia e creare un ambiente armonico ed equilibrato e per trasformare l’energia negativa in energia positiva. Venivano e vengono usati per le pratiche di meditazione e guarigione. Sempre nella cultura cinese vengono ancora usati per attirare abbondanza, prosperità, lavoro e per proteggere la salute. Le donne indiane li disegnano davanti alla porta di casa, in occasione delle feste indù, per allontanare dalla casa le energie negative. Ritroviamo il mandala anche nell’architettura, come motivo di base nei piani fondamentali degli edifici. Ogni edificio di carattere sacro che sia stato costruito in base a un piano caratterizzato da un motivo mandala, risulta essere la proiezione, nel mondo esteriore, di una immagine archetipa viva nell’inconscio umano, diventando così la città o il tempio, simboli della globalità psichica, esercitando in tal modo una specifica influenza sull’uomo che vive sul luogo, o su chi vi giunge. Lo troviamo nello Zodiaco (una ruota divisa in 12 parti, chiamate “case”). Anche i Chakra sono dei centri di canali energetici.
Immagini circolari sono da sempre state disegnate, dipinte, modellate plasticamente o tracciate danzando in molte culture, specialmente primitive o orientali. Infatti, oltre ad essere disegnati, i Mandala vengono anche “vissuti”: nei monasteri dervisci esiste una danza che riproduce il motivo del Mandala. Nei tempi passati gli Sciamani curavano utilizzando proprio il mandala. Lo sciamano tracciava un cerchio nella sabbia e poi, con l’aiuto di alcuni assistenti tracciava simboli e figure utilizzando argille di diverso colore. Il momento più importante si aveva quando si faceva sedere il malato nel centro del cerchio, lo sciamano prelevava un pugno di sabbia dal cerchio e lo strofinava sul capo del paziente, specialmente nella zona interessata dal male, accompagnando il rituale con canzoni e formule magiche, per attirare l’attenzione degli spiriti benigni, Al termine del rito il paziente distruggeva il mandala con il suo corpo; il male era allontanato e in molti casi la malattia era immediatamente debellata.
Il mandala lo troviamo anche in natura: nei frattali, nei fiori, nelle conchiglie, nei cristalli d’acqua, nei fiocchi di neve, nel cielo con le costellazioni, l’occhio umano è un mandala.
Il mandala rappresenta dunque “l’essenza racchiusa nel cerchio” che essendo, come abbiamo detto, simbolo universale, simboleggia l’energia divina al centro del mondo e al centro di ogni essere umano.
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